Per capire come il cambiamento digitale in atto stia trasformando l’attività dei consulenti immobiliari, oggi e nel prossimo futuro, abbiamo incontrato Pietro Pellizzari, cofondatore di wikicasa.it. Ad oggi, infatti, Wikicasa in Italia rappresenta un unicum perché si basa su un progetto di sistema che offre vantaggi agli operatori del settore, fornendo ai consulenti immobiliari strumenti evoluti per guidare la transizione tecnologia anziché subirla. Un mezzo per essere protagonisti del cambiamento digitale ormai ineludibile.
Classe 1988, Pietro Pellizari ha il web nel DNA e lo dimostra anche la sua carriera che lo vede prima impegnato a Sydney in una start up tecnologica per poi tornare in Italia per lavorare prima come dipendente di una società immobiliare e diventare poi imprenditore. Una storia davvero affascinante, considerando che Pietro ha solo 35 anni ma tante idee, alcune già realizzate e altre in progress.
Mi definisco cofondatore perché il progetto è nato da me, ma non sarebbe mai partito senza il supporto dei più importanti Gruppi immobiliari che fin dall'inizio sono stati coinvolti. Tra questi, ovviamente, c’era anche RE/MAX che è stata una delle prime società a credere nel progetto.
Ho lavorato all’estero per alcuni anni occupandomi di start up tecnologiche. Tornato in Italia, ho avuto un’esperienza professionale nel mondo immobiliare e ho notato che, sebbene esistessero portali online, non avevano vissuto la crescita vista in altri Paesi. Certamente gli utenti avevano uno strumento in più per la ricerca ma, facendone esperienza diretta sia come utente, sia come professionista del real estate, mi sono reso conto che cercare casa online era un incubo: una giungla tra annunci di appartamenti già affittati, alcuni privi di fotografie, con informazioni incomplete, a volte non aggiornate. Da qui l’idea di creare un portale immobiliare basato sulla trasparenza, capace di efficientare e velocizzare la ricerca grazie ad annunci dettagliati e di qualità, con informazioni affidabili in termini di metri quadri, caratteristiche dell'immobile, indirizzo e prezzo.
Oggi abbiamo due begli uffici, uno a Milano sui Navigli e l'altro a Genova. Il nostro primo ufficio però è stato un loft accatastato C2 piuttosto piccolo da cui il team Wikicasa di primissima generazione, composto da quattro giovani ventenni incluso il sottoscritto, partiva - Power Point alla mano - per presentare il progetto ai potenziali investitori.
Ci sono diversi punti di differenziazione a partire dalla nostra mission: accompagnare i professionisti nel processo di digitalizzazione delle transazioni immobiliari.
Fare agenzie immobiliari oggi è diverso rispetto agli anni ‘70-‘80, con metodi operativi che sono rimasti immutati fino al primo decennio degli anni 2000. Da lì in poi la tecnologia è diventata sempre più prorompente, e la nostra offerta di strumenti tecnologici per le agenzie è stata la risposta per proseguire nel processo di digitalizzazione, che ha interessato tutti gli step operativi, dall’acquisizione alla valutazione, dalla firma dell'incarico alla presentazione dell'immobile, fino ovviamente alla promozione sul portale.
Abbiamo da poco acquisito la società DokiCasa che ci permette di offrire nuove tecnologie che consentono agli agenti immobiliari di gestire potenzialmente l’intero processo online, riducendo i tempi burocratici in maniera esponenziale: firma elettronica, documenti digitali, registrazione telematica dei contratti.
Assolutamente sì. Abbiamo sviluppato un’esclusiva suite tecnologica costruita su misura in base all’organizzazione di RE/MAX che è unica nel mercato in quanto basata sulla formula dello studio associato e sulla collaborazione in ottica win-win. Questa suite permette agli affiliati RE/MAX di essere più rapidi, smart ed efficaci nelle trattative e nelle transazioni.
Tra i tool esclusivi messi a punto per RE/MAX, il valutatore di immobili HAL 2.0, che rappresenta un’innovazione unica sul mercato, poiché integra i dati di transato del network aggiornati in tempo reale con quelli forniti dall’Agenzia delle Entrate (e/o da altre fonti istituzionali). Questo strumento permette, dunque, all’agente immobiliare di completare in pochi clic la valutazione dell’immobile, combinando i dati di mercato con il proprio know how. Inoltre, con HAL 2.0, è possibile predisporre per ciascun cliente un piano marketing personalizzato per la vendita della casa e realizzare brochure ad hoc destinate ai potenziali acquirenti.
Abbiamo regole molto rigide per la compilazione degli annunci che vengono controllati in termini qualitativi, sia tramite algoritmi basati sull’AI, sia manualmente dal nostro staff. L’obiettivo è offrire a chi cerca casa un database chiaro e affidabile, per rendere la ricerca rapida e proficua. Inoltre, abbiamo messo a punto un servizio esclusivo basato sull’Image Recognition: partendo dalla foto caricata dall’utente siamo in grado, attraverso l’uso dell’AI, di capire lo stato manutentivo e qualitativo dell'immobile per fornire un primo range di valutazione che verrà poi affinato dal sopralluogo dell’agente immobiliare.
Assolutamente sì. Già da tempo l’AI è parte integrante dei nostri processi, soprattutto per quanto riguarda i controlli qualitativi dove ci permette di identificare facilmente gli annunci sospetti, quelli con caratteristiche strane, prezzi troppo alti o troppo bassi, informazioni incoerenti. Così possiamo intercettare annunci civetta, relativi a immobili inesistenti o presentati con render non corrispondenti allo stato di fatto.
Oggi ChatGPT si inserisce già nel lavoro quotidiano dell’agente immobiliare, partendo banalmente dalla scrittura degli annunci. Credo che il next step dell’AI andrà a riattivare il concetto di metaverso. Immagino il portale immobiliare di domani, non più con l'utente che cerca su una barra Milano, disegna una zona e mette i filtri, ma lo vedo mentre indossa un visore per visitare una casa in uno spazio virtuale che è una replica del mondo reale. Ciò cambierà sostanzialmente le modalità di ricerca attuali, rendendole più esperienziali e in un certo senso emozionali: l’utente potrà aprire una finestra e studiare la vista dalla nuova casa, valutando anche la luce e i rumori che entrano nella stanza.
Non più solo un portale immobiliare, che resta il nostro core business, ma una proptech che offre servizi basati su tecnologia e dati per tutta la filiera immobiliare, dai costruttori a chi cerca casa, grazie all’acquisizione di start up e società affini.
Abbiamo appena costituito una nuova società interamente dedicata alle Aste con dati unici, univoci e provenienti da una fonte ufficiale. L’obiettivo di questo nuovo progetto è portare più trasparenza in un mercato che spesso risulta opaco, con modalità di accesso per pochi.
Come molti giovani italiani, ho fatto diversi passi: dalla casa condivisa con altri studenti al periodo da single, fino all’attuale abitazione dove mi sono da poco trasferito con la mia fidanzata. Abbiamo scelto una casa di nuova costruzione, domotica e in classe energetica A+. Ma, da appassionato di tecnologia, non poteva essere altrimenti.
Forse vi farò sorridere: l’ho trovata passeggiando. Ho visto l’immobile in costruzione ma non c'era l'annuncio. Ho fatto delle ricerche e alla fine ho trovato l’agenzia che mi ha fornito tutte le informazioni che online, nemmeno io, avevo trovato.
Grazie Pietro, siamo certi che la tua esperienza possa essere di ispirazione per altri giovani talentuosi che stanno pensando di mettersi in gioco diventando imprenditori di successo, come lo sono del resto tutti i nostri Broker.