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Immobiliare: come sarà il mercato digital dopo il Covid? | RE/MAX Italia

Scritto da La Redazione | 21-mag-2021 7.00.00

Durante la pandemia proptech e digital sono stati fattori abilitanti e catalizzatori chiave per il proseguo delle transazioni immobiliari nel mercato reale.

Se è vero che oramai le tecnologie digitali e il web sono canali imprescindibili per il settore, il Covid – tra distanziamenti sociali e restrizioni – ha fatto emergere anche le criticità di un approccio puramente tech e l’importanza delle relazioni face-to-face. É chiaro insomma che il proptech senza il mercato reale non possa andare lontano, e viceversa… Quali saranno sviluppi e traiettorie evolutive del versante digitale del mercato immobiliare a pandemia conclusa? 

 

Approfondiamo questa tematica con Pietro Pellizzari, Amministratore Delegato di Wikicasa - la web company che gestisce i due portali di annunci immobiliari wikicasa.it e commerciali.it - , intervistato nella prima edizione del report annuale di Real estate DATA HUB, una analisi puntuale dell’andamento delle compravendite e dei prezzi registrati nel 2020 nelle differenti aree realizzata dagli uffici studi RE/MAX Italia e Avalon Real Estate.
 

Wikicasa è il portale degli agenti immobiliari. Quali i plus per il cliente finale che vuole vendere o comprare casa?

 

Wikicasa punta sull’affidabilità: avere solo inserzioni di professionisti ci consente di mantenere il campo sgombero da annunci non corretti o incompleti e da possibili truffe. Il nostro obiettivo come marketplace - specie in questo periodo di limitazioni in cui è più difficile verificare di persona le offerte - è mettere in contatto chi cerca casa con i migliori professionisti di zona, offrendo un’esperienza di ricerca di qualità, basata su tecnologia avanzata e trasparenza informativa. A chi vuol vendere casa, diamo la possibilità di entrare in contatto gratuitamente con valutatori professionisti, competenti per zona.

 

Nuove tecnologie sono sinonimo di opportunità di business? Come hanno impattato in ambito immobiliare? 

 

Già prima del Covid il settore era sull’onda di una rivoluzione digitale, con la scena dominata da portali, iBuyer e modelli ibridi. Il fattore umano rimarrà centrale: la casa resta la transazione più importante della vita, è improbabile che venga messa sul carrello di un e-commerce ad acquistata virtualmente. È necessario però per gli agenti presidiare il mondo online, sempre più rilevante, e puntare su servizi differenziali, che ne valorizzino il lavoro: potenziando la promozione online, ottimizzando il portafoglio per la promozione verso gli acquirenti, curando tramite report dettagliati il rapporto con i clienti venditori.

 

Come è cambiato, con il Covid, il rapporto tra agenzie e digitalizzazione?

 

Il Covid ha costretto gli agenti ad accelerare il percorso di digitalizzazione. Virtual tour, video, visite a distanza, firma digitale: tutte le agenzie hanno sperimentato negli ultimi mesi un cambiamento nel proprio metodo operativo, non senza qualche polemica sulle lacune dell’approccio digitale. L’ideale sarebbe informatizzare le attività routinarie e focalizzarsi sulla parte relazionale e sui bisogni del cliente.

 

Come il Covid ha impattato, secondo i vostri dati, sull’andamento del mercato immobiliare nel 2020?

 

Nonostante la contrazione dei volumi nei periodi di lockdown, i commentatori sono concordi nel dire che il settore abbia retto. I numeri di Wikicasa confermano questo dato: il traffico del portale – sebbene con un andamento ‘ad elastico’ rispetto alle chiusure – è cresciuto in termini di visitatori e sessioni del +7% rispetto al 2019. In aumento del 40% anche le richieste vendita, un dato influenzato sicuramente anche dagli investimenti e dall’aumento dei clienti Premium. 

 

Come si muoverà il mercato immobiliare nel 2021? Assisteremo ancora ad un ciclo ad ‘elastico’ e destagionalizzato?

 

Confidando nei vaccini e scongiurando l’arrivo della terza ondata, mi auguro sia un anno di crescita stabile ed effettivamente i primi dati lo stanno confermando. Nel primo bimestre le ricerche sono cresciute di oltre il 10%; ancor più significativo l’aumento delle richieste del 20%, segno che il mercato è vivo e i portali sono il fulcro dell’incrocio tra domanda e offerta.

 

Di cosa avrà bisogno il mercato nel post Covid?

 

Smart working, svolta ecologica, predilezione per case più grandi e confortevoli, sono tutti trend che guardano verso un’unica direzione: quella del rinnovamento del patrimonio immobiliare italiano. In termini di ricerca immobiliare, invece, si andrà sempre di più nella direzione della trasparenza informativa. 


Quale sarà l’evoluzione del Proptech?

 

È possibile inquadrare tre grandi trend: concentrazione, integrazione verticale ed orizzontale, internazionalizzazione. Nel 2020 abbiamo assistito a numerose acquisizioni di settore a valori altissimi che dimostrano quanto potenziale di sviluppo ci sia ancora nel mercato.
 

 

Cos'è Real Estate DATA HUB?


Nato dalla collaborazione tra RE/MAX Italia e Avalon Real Estate, Real Estate DATA HUB ha l’obiettivo di fornire uno strumento di analisi innovativo per tutti gli stakeholder del mercato immobiliare. Dati reali di transato, know how ed expertise confluiscono in un’unica banca dati che consente a DATA HUB di avere un punto di vista originale e costantemente aggiornato del panorama immobiliare italiano.
La prima edizione del report annuale di DATA HUB si sviluppa in diversi capitoli, introdotti da un’analisi dello scenario economico a livello mondiale. Seguono sezioni dedicate ai vari comparti del real estate, dal residenziale al ricettivo, passando per la logistica, il direzionale, il commerciale. Le analisi dello status quo e le considerazioni previsionali sono supportate da tabelle, grafici e infografiche estremamente puntuali, elaborate congiuntamente dai centri studi di RE/MAX e Avalon. 

 

Sei interessato a maggiori approfondimenti sul Mercato immobiliare?

Sfoglia e scarica l'edizione integrale del report annuale di DATA HUB "Analisi andamento mercato immobiliare 2020 e outlook 2021".