La seconda casa continua a rappresentare un simbolo del benessere italiano, anche se oggi, rispetto al passato, assume una dimensione più strategica. Non è più solo una proprietà da utilizzare nei periodi di vacanza: è sempre più spesso un bene rifugio, un investimento patrimoniale e una scelta progettuale fatta in ottica futura.
Nel 2024 si è registrata una nuova spinta verso questo segmento, con una domanda in crescita che si distribuisce in modo trasversale su tutto il territorio: dalle zone lacustri alle aree montane, passando per borghi storici e città d’arte. Si compra per sé, per il futuro, per i figli. Si sceglie valutando non solo la location, ma anche la qualità dell’immobile, la possibilità di affittarlo, la sua sostenibilità e rivalutazione nel tempo.
I PERCHÉ DELLA SECONDA CASA
Dalle analisi effettuate dal Centro Studi REMAX Italia, emergono, infatti, nuove tendenze che riguardano le motivazioni d’acquisto. Il classico utilizzo stagionale è ovviamente ancora presente: mare e montagna restano mete privilegiate per chi vede nella seconda casa un rifugio per i fine settimana o per le vacanze. A questo si affiancano altri driver in crescita: il desiderio di trascorrere lunghi periodi lontano dalla città, la possibilità di lavorare da remoto e la volontà di creare un punto d’appoggio stabile per i figli o per la pensione. Secondo le rilevazioni più recenti, il 44% degli italiani acquista una seconda casa per utilizzarla come casa vacanze, mentre il 23% la considera una soluzione per la pensione. La dimensione familiare e progettuale resta centrale, con molti italiani che vedono nella seconda casa un patrimonio da trasmettere ai figli. La seconda casa diventa così una scelta ibrida: personale, emotiva, ma anche razionale e strategica. Ed è in questo equilibrio che il ruolo del consulente immobiliare diventa decisivo, aiutando l’acquirente a orientarsi tra desideri, possibilità e prospettive concrete.
NON SOLO VACANZE
La seconda casa, oggi, deve saper rispondere a bisogni multipli: relax, produttività, condivisione e autonomia. Tra i compratori emergono nuove necessità, soprattutto in ambito di qualità abitativa: si cercano più comfort, spazi esterni, efficienza energetica e connessione veloce per il lavoro da remoto. Parallelamente cresce l’interesse per le seconde case da mettere a reddito: mono e bilocali da affittare nei centri turistici o nelle città universitarie, appartamenti in aree ben collegate alle grandi città, ideali per affitti brevi. In questi casi, la logica d’acquisto è simile a quella di un investimento finanziario: si valutano rendimento, costi di gestione e manutenzione e attrattività sul mercato.
PIÙ LIQUIDITÀ, MENO MUTUI
Un trend sempre più rilevante è quello che riguarda le modalità di acquisto. Secondo i dati raccolti da 24MAX, società di mediazione creditizia del gruppo REMAX, cresce la percentuale di clienti che acquistano la seconda casa senza ricorrere a un mutuo, o attivando finanziamenti di breve durata. L’accesso al credito resta centrale per la prima casa, ma nel segmento delle seconde case – dove la clientela è mediamente più matura – aumenta il peso delle disponibilità liquide.
DENTRO IL MERCATO - Rubrica a cura del Centro Studi REMAX Italia